[Obey Me!] Masochista

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Mammon non amava fare il prepotente, ma era nella sua natura provare dei desideri talmente incontrollati da non poter essere placati neanche dopo averli soddisfatti. Era più forte di lui, ma quando sentiva quel bisogno non poteva fare niente per fermarsi: si lasciava sempre andare.

«Chiedeva solo una cosa in cambio: obbedienza.»

[Prepotente]

Mammon non amava fare il prepotente, ma era nella sua natura provare dei desideri talmente incontrollati da non poter essere placati neanche dopo averli soddisfatti. Era più forte di lui, ma quando sentiva quel bisogno non poteva fare niente per fermarsi: si lasciava sempre andare.

Erano le conseguenze, tuttavia, che lo preoccupavano ogni volta: perché quanto più erano irrefrenabili i suoi desideri, più imponenti e crudeli erano le risposte di Lucifer.

Già, Lucifer. L'unico dei suoi fratelli che accorreva in suo aiuto quando la sua avidità lo portava in situazioni scomode e complicate.

Gli era grato? Sì, ma lo avrebbe negato fino a quando avrebbe avuto fiato in corpo... così come non avrebbe mai ammesso di possedere anche un altro desiderio che, con altrettanta cupidigia, lo spingeva ad anelare non solo l'arrivo del maggiore dei suoi fratelli per salvarlo, ma anche le punizioni che aveva in serbo per lui.

Era il classico "tirare la pietra per poi nascondere la mano", però Mammon non poteva farne a meno. Era masochista, ma era quella la sua natura.



[Obbediente]

Lucifer non aveva mai fatto mistero della sua possessività nei confronti dei suoi fratelli minori.

Li amava in modo incondizionato, e per loro era e sarebbe sempre stato disposto a dare tutto se stesso, senza mai mostrare alcun rimpianto o ripensamento.

Chiedeva solo una cosa in cambio: obbedienza.

Ovviamente, non era così semplice raggiungere ed ottenere quel rispetto con Satan e Mammon. Ma mentre con il primo vi era una sorta di tregua, spezzata di tanto in tanto dai suoi commenti pungenti, il secondo era l'unico tra tutti i suoi fratelli a portarlo agli estremi. Perché con le sue azioni sconsiderate, dettate dalla sua avidità - e stupidità -, finiva spesso e volentieri per cacciarsi nei guai... e Lucifer non poteva non esporsi pur di salvarlo.

«La prossima volta non ci sarò per aiutarti», lo minacciava, cercando poi con delle crudeli punizioni di inculcare quel pensiero nella mente del fratello.

Ed era assurdo il potere che Lucifer era in grado di esercitare su Mammon nell'intimità della sua camera da letto. Perché gli bastavano per davvero pochi gesti e sguardi per placare l'animosità dell'altro demone, e ridurlo infine ad un docile cagnolino, bisognoso di attenzioni.

Lo costringeva a promettere su quanto aveva di più caro di non compiere più simili follie, comprava quei giuramenti con la lusinga del piacere che gli stava negando... ma alla fine quella obbedienza non era altro se non un'illusione.

Stupidità e masochismo si mischiavano spesso e volentieri nelle azioni di Mammon, e complici l'affetto e la possessività di Lucifer, quest'ultimo si sarebbe sempre ritrovato immischiato in quel circolo vizioso nella speranza di raggiungere ciò che desiderava.

Note Conclusive:

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