La banca dati di Nines era forse una delle migliori in circolazione. Possedeva fascicoli su ogni delitto irrisolto e non delle ultime due decadi, aveva accesso a dati sensibili sulla tossicologia ed era esperto nel ricostruire le scene del crimine. Era perfetto come androide detective e svolgeva il suo lavoro con efficienza e ottimi risultati, anche se il più delle volte doveva vedersela con il caratteraccio del suo partner Gavin Reed.
Non che fosse un inetto o inadatto nelle indagini che venivano loro assegnate, ma era testardo e impulsivo, e spesso il suo cosiddetto intuito li aveva portati più in dei vicoli ciechi che verso la risoluzione dei casi.
Se comunque si tralasciavano quei dettagli, Reed era un ottimo agente e la loro squadra non aveva rivali - eccetto Connor, ma quest'ultimo era pur sempre un modello inferiore al suo.
Ovviamente Nines poteva sostenere la superiorità della squadra che formava con Reed solo per quanto riguardava il lavoro, perché nella sfera privata la situazione era ben diversa.
Gavin infatti aveva un modo tutto suo per vivere fuori dal distretto di polizia. Era disordinato e aveva la pessima abitudine di girare letteralmente nudo per l'appartamento o, come un quel preciso istante, con un maglione e dei boxer entrambi di cattivo gusto.
L'intimo rosso con il viso di Babbo Natale era ovviamente inguardabile e il maglione poteva rientrare facilmente nella categoria "Christmas Ugly Sweater"... e Nines non aveva neanche bisogno di scaricare e consultare dei database sulla moda per capirlo.
Il peggio, tuttavia, arrivò quando Gavin iniziò ad elencare i film da vedere assolutamente per Natale. Cose che Nines ignorava senza troppi ripensamenti, in quanto non erano elementi utili per il suo lavoro. Non vedeva il motivo per sorbirsi un film di quasi cinquant'anni prima, ma quello sembrava non importare a Gavin.
«Mi stai dicendo che non hai mai visto Il Grinch?», domandò infatti l'uomo, gesticolando con una mano ed un tono di voce tra l'incredulo e l'irritato, come se la presunta ignoranza di Nines fosse per lui fonte di disagio.
«No».
«Neanche Miracolo nella 34a Strada? Quello è un classico, andiamo!»
«Mi sarebbe utile per le indagini?», ritorse Nines, riponendo in ordine gli indumenti puliti del suo partner - non era il suo lavoro, ma il disordine era fonte di stress e preferiva evitarlo.
Gavin boccheggiò e sulla sua fronte si formò una minacciosa vena pulsante.
«Non gira tutto attorno alle indagini, stupido ammasso di plastica», esclamò afferrandolo per un braccio, «ora tu ti siedi con me e ti guardi quel fottuto film!»
Nines, se solo avesse avuto fiato in corpo, avrebbe sospirato ma niente gli impedì di alzare gli occhi al cielo. Erano dei tratti umani che gli erano entrati dentro da quando aveva iniziato la sua convivenza con Gavin.
«No», rispose rimanendo fermo nella sua posizione.
«Lo farai invece. E ti piacerà. Perché è Natale, e Miracolo nella 34a strada è un film che va assolutamente visto!», ribatté l'uomo, facendo forza per trascinarlo verso il piccolo salotto.
«Posso visionarlo in un solo momento con il mio database», rispose Nines, seguendo controvoglia il suo partner.
«Non lo farai! Dovrai sederti sul divano e guardarlo per davvero. Niente stand-by, nessuna ricerca di lavoro, niente di niente. E me ne accorgo se ti distrai!», ringhiò Gavin, costringendolo effettivamente seduto. Avrebbe potuto opporre resistenza, ma non voleva di certo far male al suo compagno. Inoltre Reed sembrava aver preso particolarmente a cuore quella questione, ed era stato palese anche per Nines, che ancora faticava a comprendere del tutto alcuni sentimenti umani - Gavin per quel motivo lo chiamava spesso "deviante ritardatario".
Di conseguenza, Nines costrinse a visionare quel film, annotando però mentalmente ogni singolo errore o incongruenza, sentendosi pronto ad elencare tutti quei dettagli per dimostrare a Gavin quanto tutto quello fosse estremamente stupido. Tuttavia gli fu impossibile ignorare sis l'emozione e la felicità che vide brillare negli occhi del suo compagno - il tutto nascosto dietro un'espressione quasi impassibile -, che lo scontatissimo messaggio di famiglia, amore e fede che quel film doveva trasmettere allo spettatore.
Nines poteva anche essere un deviante un po' lento e rigido nel comprendere l'uomo ma non era neanche così cieco da non prendere in considerazione ciò che quel film, e forse anche l'intero periodo natalizio, potevano significare per il suo partner.
Miracolo nella 34a strada era un film che, secondo i siti di recensioni che riuscì a visionare attraverso una rapida ricerca, raggiungeva la sufficienza. Era ben lontano dal poter essere definito un capolavoro però per Gavin rappresentava qualcosa di importante.
Probabilmente il poterlo vedere insieme al suo compagno significava qualcosa per lui, forse gli dava l'idea di una famiglia normale e non quella di una coppia umano-deviante. E in quel caso, Nines, cancellò volutamente tutti i suoi appunti per screditare ciò che aveva appena visto.
Perché se per Gavin tutto quello era importante, allora lo poteva essere anche per lui.
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