[Fire Emblem Three Houses] Ti voleva bene

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    Ti voleva bene
    Fire Emblem Three Houses
    Lingua: Italiano
    Rating:
    Genere: Introspettivo
    Wordcount: 750
    Tipo Coppia: M/M
    Personaggi: Felix Hugo Fraldarius, Sylvain Jose Gautier (Nominato: Rodrigue Achille Fraldarius
    Pairing: Sylvix
    Warnings: Minor Character Death, Established Relationship, Post-TimeSkip, SPOILER PER LA ROUTE DEI BLUE LION, Non Betata
    6QfjEde
    Status:
    Info:
    Trama & Note:
    PROMPT
    52. Grave

    PARTECIPA A
    Maritombola @LandeDiFandom

    ALTRO
    //
    Felix era seduto dinanzi alla lapide del padre da ormai qualche minuto, aveva atteso che tutti fossero impegnati con la cena, o con qualsiasi altra cosa stessero facendo a quell'ora, per concedersi quel momento di riflessione.
    Non era il momento adatto per portare il lutto e, come tutti ben sapevano, non aveva neanche un buon rapporto con suo padre. Però, non poteva negare di aver sentito un peso assurdo riempirgli il petto quando la lama, indirizzata a Dimitri, era stata intercettata dal corpo di Rodrigue.
    NOTE
    SPOILER PER LA ROUTE DEI BLUE LION!
    "Grave" tradotto dall'inglese "Tomba" XD sì, mi sono rigirata un po' il prompt X°D
    «L’avrebbe lasciato morire come un vero cavaliere
    Felix era seduto dinanzi alla lapide del padre da ormai qualche minuto, aveva atteso che tutti fossero impegnati con la cena, o con qualsiasi altra cosa stessero facendo a quell'ora, per concedersi quel momento di riflessione.

    Non era il momento adatto per portare il lutto e, come tutti ben sapevano, non aveva neanche un buon rapporto con suo padre. Però, non poteva negare di aver sentito un peso assurdo riempirgli il petto quando la lama, indirizzata a Dimitri, era stata intercettata dal corpo di Rodrigue.

    Crudelmente, si chiese se suo padre sarebbe stato disposto a fare da scudo con il suo corpo per proteggere anche lui, suo figlio. O l’avrebbe lasciato morire come un vero cavaliere?

    Si morse le labbra, e solo per preservare il suo controllo e sanità mentale su quella situazione si ripeté per l'ennesima volta di non avere una risposta a quel quesito, né di averne bisogno.

    Sospirò, sentendosi quasi tentato dall’attirare le ginocchia al petto come quando era bambino e si sentiva sopraffatto dagli eventi. Ma non era più un moccioso, era un adulto ormai e non poteva lasciarsi sconfiggere neanche dalla perdita di suo padre.

    Certo era che quello, il Monastero, non era il posto adatto dove seppellirlo. Rodrigue, avrebbe sicuramente desiderato stare accanto a Glenn e al resto dei Fraldarius nel mausoleo della famiglia... ma non era stato possibile fare altrimenti. Non potevano portarlo a casa con la guerra in corso.

    Emise un altro verso, rimanendo immobile quando sentì dei passi alle sue spalle.

    «Felix», alzò lo sguardo e non si mostrò sorpreso dal vedere Sylvain ormai accanto a lui. In fin dei conti, era facile immaginare la preoccupazione del suo compagno nei suoi confronti.

    Ironicamente era anche l'unico in grado di comprenderlo e aiutarlo, anche se Felix non si sarebbe mai azzardato ad ammettere apertamente quel bisogno.

    «Non ti ho visto a cena ed ho pensato che ti avrei trovato qui», spiegò Sylvain, sedendosi accanto a Felix.

    «A quest'ora non c'è mai nessuno», dichiarò senza troppo interesse. L'altro emise un basso verso d'assenso e per qualche momento non aggiunse altro.

    Sembrò infatti voler rispettare il mutismo di Felix, mostrandosi però altrettanto disposto a restargli vicino anche in quegli istanti.

    Fissarono entrambi la lapide in silenzio, ma come era ovvio quella pace non era destinata a durare a lungo.

    «Ingrid è preoccupata per te. La prof e anche Dimitri lo è», mormorò infatti Sylvain, aggiungendo poi un rapido: «Lo siamo tutti», forse conscio di aver fatto un’errore nel nominare proprio Dimitri.

    «Sto bene. Alla fine è morto facendo quello che amava fare: proteggere il Cinghiale», sbottò, senza nascondere l’irritazione.

    «Lo avrebbe fatto anche per te», gli fece presente l’altro e Felix si irrigidì.

    Non per rabbia o nervosimo, in realtà non sapeva neanche lui il motivo di quella reazione.

    «Ne sei davvero così sicuro?», chiese, fissando ancora il nome di suo padre scolpito su quella fredda pietra.

    La mano di Sylvain si posò sulla sua spalla, calda e rassicurante, costringendolo a voltarsi. Era chiaro che volesse essere guardato in viso, forse per dimostrargli la veridicità delle sue parole.

    «Certo che lo sono», rispose con calma, «Ero accanto a lui quando stavamo combattendo e il suo sguardo correva sempre verso di te. Se tu avessi avuto bisogno d’aiuto, lui sarebbe corso subito da te. Ti voleva bene, ma… non era bravo nel dimostrarlo. Come te, no?», gli rivolse un piccolo sorriso, forse per alleggerire la tensione.

    Felix chiuse gli occhi e sospirò ancora. Aveva mille e più motivi per non credere a Sylvain, ma ne aveva altrettanti per fidarsi ciecamente di lui.

    «Lo so…», soffiò piano, lasciando di nuovo cadere il silenzio, che il suo compagno rispettò per qualche minuto.

    «Si sta facendo tardi…», commentò infatti Sylvain, alzandosi in piedi lentamente, «che dici… ti va di dormire da me?», domandò poi con gentilezza e senza alcun significato nascosto o l'accenno di qualche promessa maliziosa. Era innocente, un gesto volto solo a fornire a Felix tutto il supporto e il calore di cui aveva bisogno.

    Rivolse un ultimo sguardo alla lapide del padre poi, annuendo, accettò la mano che Sylvain gli porse poco dopo. La strinse con sicurezza e non abbandonò la presa neanche dopo essersi rimesso in piedi.

    «Lo riporteremo a casa, vero?»

    «Certamente», affermò con sicurezza il suo compagno, senza mostrare esitazione.

    Felix gli rivolse un minuscolo sorriso, lasciando sottinteso sia un sincero ringraziamento che un importante quanto vitale certezza: senza Sylvain e la sua tanto rumorosa quanto rassicurante presenza, si sarebbe sentito perso.
    Note Conclusive:
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    code by #Michelle
     
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0 replies since 20/1/2020, 18:48   64 views
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